L’OBBLIGATORIETÀ DEL REGIME SEMPLICE:COMMENTO ALLA SENTENZA N.1098/2022 DEL TRIBUNALE DI VELLETRI
TRIBUNALE DI VELLETRI, SENTENZA DEL 30 MAGGIO 2022 N.1098
In tema di indeterminatezza contrattuale del tasso corrispettivo nel regime composto, il Tribunale di Velletri, con la sentenza richiamata, ha statuito che il sistema francese si configura come un “metodo che comporta la restituzione degli interessi con una proporzione più elevata in quanto contiene una formula di matematica attuariale, giusta la quale l’interesse applicato è quello composto e già non quello semplice”.
Specificatamente, il Giudice di Velletri, uniformandosi alla storica decisione del Tribunale di Bari n.113/2008, pur non richiamando espressamente l’art 821 comma III c.c. sul regime semplice, ha ribadito che il sistema francese “se non accompagnato da una specifica ed inequivocabile individuazione del tasso di interesse imputato al contraente nel complesso dell’intero rapporto, si traduce in una violazione delle norme cogenti, che impongono una chiara ed inequivocabile determinazione dell’entità degli interessi, specie se concordati in misura superiore al tasso legale… È evidente come il sistema dell’ammortamento alla francese non riesca a sopperire a tali esigenze di trasparenza ed immediatezza, atteso che il tasso d’interesse realmente applicato dalla banca non è quello definito dal contratto, ma può essere determinato soltanto attraverso l’effettuazione dei calcoli aritmetici che tengano conto degli interessi corrisposti per ciascuna rata”.
Altresì, ha infine sottolineato che l’applicazione del regime composto nel sistema francese, determina l’illegittimità del contratto di mutuo che presenta tale particolarità, con diritto alla restituzione di quanto erogato in più dal mutuatario.
Articolo redatto dalla Dott.ssa Alessia Cresciullo
Viale Romagna 1, 20133 Milano
+39 388 3533440
+39 02 23176888
P.I. 05811690659
|
Informazioni Legali
|
Privacy Policy e Cookie Policy